Cronaca
Ucciso a pugni, Sindaco di Bitonto: «Accetto il fardello, il colpevole morale sono io»
La lettera aperta alla città dopo il fatto di sangue della notte scorsa
Bitonto - lunedì 6 settembre 2021
13.21
Il sindaco di Bitonto, dopo l'uccisione a pugni del 40enne Paolo Caprio da parte del 20enne Fabio Giampalmo, avvenuta nella notte tra il 4 ed il 5 settembre in una stazione di servizio, è voluto tornare sulle accuse arrivate a lui ed all'amministrazione comunale da diversi settori.
La città è sempre più spesso al centro di fatti di cronaca e davvero queste macchie sono difficili da lavare. Non si può dimenticare una vita spezzata per nulla, per un presunto sguardo, per una idea di società basata sulla violenza, per una fetta consistente di popolazione che si sente immortale, invincibile, stupidamente al centro di un mondo di cui è forse la parte peggiore.
Ma è sempre ed in ogni caso tutta colpa di chi amministra? Non c'entra mai nulla l'autodeterminazione dei singoli individui, la scelta tra Bene e Male, tra legalità e illegalità? E così la riflessione di Michele Abbaticchio inevitabilmente porta ad altre considerazioni, che questa volta lasciamo a voi.
Tanti pensieri mi affliggono.
Nel dolore della perdita di un padre di famiglia ci sono politici che vogliono declamare il colpevole nella amministrazione del Comune, non perdendo l'occasione di scrivere anatemi in merito.
Ma non ho nulla da ridire: come Sindaco rappresento tutta la Comunità, incluso il giovane aggressore.
E, quindi, continuino a scrivere che il colpevole morale sono io, lo accetto senza replica e ne accetto il fardello per compito affidatomi senza chiedermi se sia giusto o meno anche questo.
Ma rappresento anche i familiari della vittima, chi vede il Mondo crollare per la perdita di una vita umana preziosa : per questo, innanzitutto, proclameremo il lutto cittadino il giorno in cui si svolgerà il rito funebre per Paolo.
E poi un'altra confessione.
Vi sembrerò ingenuo, ma dopo le tante disgrazie che abbiamo passato insieme nel mio cuore conservo ancora la Speranza che il colpevole si penta pubblicamente, rinneghi cause o giustificazioni e inviti tutti i suoi coetanei a riflettere.
Perché proprio lui, capace di rovinare una parte importante della sua vita per aver scelto la violenza, proclami quanto sia fallimentare quella scelta pagando le conseguenze della Giustizia fino in fondo.
Sogno che proprio il reo confesso si trasformi in testimonianza per convincere tante mani a fermarsi al momento cruciale : quello in cui si sceglie come sarà il proprio e nostro Futuro.
In questa notte insonne penso ai tanti giovani che sceglieranno ancora.
Michele Abbaticchio
La città è sempre più spesso al centro di fatti di cronaca e davvero queste macchie sono difficili da lavare. Non si può dimenticare una vita spezzata per nulla, per un presunto sguardo, per una idea di società basata sulla violenza, per una fetta consistente di popolazione che si sente immortale, invincibile, stupidamente al centro di un mondo di cui è forse la parte peggiore.
Ma è sempre ed in ogni caso tutta colpa di chi amministra? Non c'entra mai nulla l'autodeterminazione dei singoli individui, la scelta tra Bene e Male, tra legalità e illegalità? E così la riflessione di Michele Abbaticchio inevitabilmente porta ad altre considerazioni, che questa volta lasciamo a voi.
Tanti pensieri mi affliggono.
Nel dolore della perdita di un padre di famiglia ci sono politici che vogliono declamare il colpevole nella amministrazione del Comune, non perdendo l'occasione di scrivere anatemi in merito.
Ma non ho nulla da ridire: come Sindaco rappresento tutta la Comunità, incluso il giovane aggressore.
E, quindi, continuino a scrivere che il colpevole morale sono io, lo accetto senza replica e ne accetto il fardello per compito affidatomi senza chiedermi se sia giusto o meno anche questo.
Ma rappresento anche i familiari della vittima, chi vede il Mondo crollare per la perdita di una vita umana preziosa : per questo, innanzitutto, proclameremo il lutto cittadino il giorno in cui si svolgerà il rito funebre per Paolo.
E poi un'altra confessione.
Vi sembrerò ingenuo, ma dopo le tante disgrazie che abbiamo passato insieme nel mio cuore conservo ancora la Speranza che il colpevole si penta pubblicamente, rinneghi cause o giustificazioni e inviti tutti i suoi coetanei a riflettere.
Perché proprio lui, capace di rovinare una parte importante della sua vita per aver scelto la violenza, proclami quanto sia fallimentare quella scelta pagando le conseguenze della Giustizia fino in fondo.
Sogno che proprio il reo confesso si trasformi in testimonianza per convincere tante mani a fermarsi al momento cruciale : quello in cui si sceglie come sarà il proprio e nostro Futuro.
In questa notte insonne penso ai tanti giovani che sceglieranno ancora.
Michele Abbaticchio