Cronaca
Ulivi secolari tagliati a Bitonto, per Coldiretti «una vile mattanza»
Per l'associazione di categoria «la criminalità ha distrutto in pochi attimi il lavoro di anni degli olivicoltori»
Bitonto - domenica 8 ottobre 2023
19.11
«Continua la vile mattanza di ulivi in provincia di Bari», proprio quando è alle porte la raccolta delle olive in una campagna che si prospetta ottima per quantità e qualità. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in riferimento all'ultima strage d'ulivi a Bitonto, dove le piante produttive sono state selvaggiamente tagliate e sfregiate.
Nella notte, infatti, oltre 40 alberi fra la contrada Selva e via Trave sono stati rasi al suolo. «La criminalità distrugge in pochi attimi il lavoro di anni degli olivicoltori e, con l'intermediazione, azzera la concorrenza ed il libero mercato legale soffocando l'imprenditoria onesta, compromettendo - spiega Coldiretti - in modo grave la sicurezza delle campagne e la qualità dei prodotti, con l'effetto indiretto di minare profondamente l'immagine dei prodotti italiani e il valore del Made in Italy».
«Il mondo della produzione agroalimentare è sotto attacco - insiste Coldiretti Puglia - perché rappresenta una realtà economica intorno alla quale si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se opportunamente valorizzata, il motore di un grande sviluppo diffuso per la intera regione che nel 2022 ha raggiunto, nonostante le minacce del clima e della siccità, il valore di oltre 3 miliardi di euro di produzione lorda vendibile e di oltre 5 miliardi di valore dell'agroalimentare».
Quanto avvenuto a Bitonto, però, appare essere un chiaro avvertimento di stampo mafioso. «La criminalità opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni - prosegue Coldiretti -, o col cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera, di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e anche di truffe nei riguardi dell'Unione Europea».
Per l'agro di Bitonto questo - su cui sono in corso le indagini degli agenti del Commissariato - è il secondo episodio di danneggiamento, dopo il primo risalente ad agosto dell'anno scorso, in via Maresca, quando furono tagliati oltre 70 ulivi. «Ma la criminalità - dice Coldiretti - rende difficile la quotidianità degli imprenditori in campagna, con i raid che sono un fenomeno oramai senza soluzione di continuità da anni e costringono gli agricoltori a vigilare di notte e pure in pieno giorno».
Anche stavolta tutto è accaduto nelle ore notturne, mentre «si moltiplicano i furti di ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici in campagna - termina Coldiretti Puglia - con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per i irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni agricole».
Nella notte, infatti, oltre 40 alberi fra la contrada Selva e via Trave sono stati rasi al suolo. «La criminalità distrugge in pochi attimi il lavoro di anni degli olivicoltori e, con l'intermediazione, azzera la concorrenza ed il libero mercato legale soffocando l'imprenditoria onesta, compromettendo - spiega Coldiretti - in modo grave la sicurezza delle campagne e la qualità dei prodotti, con l'effetto indiretto di minare profondamente l'immagine dei prodotti italiani e il valore del Made in Italy».
«Il mondo della produzione agroalimentare è sotto attacco - insiste Coldiretti Puglia - perché rappresenta una realtà economica intorno alla quale si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se opportunamente valorizzata, il motore di un grande sviluppo diffuso per la intera regione che nel 2022 ha raggiunto, nonostante le minacce del clima e della siccità, il valore di oltre 3 miliardi di euro di produzione lorda vendibile e di oltre 5 miliardi di valore dell'agroalimentare».
Quanto avvenuto a Bitonto, però, appare essere un chiaro avvertimento di stampo mafioso. «La criminalità opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni - prosegue Coldiretti -, o col cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera, di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e anche di truffe nei riguardi dell'Unione Europea».
Per l'agro di Bitonto questo - su cui sono in corso le indagini degli agenti del Commissariato - è il secondo episodio di danneggiamento, dopo il primo risalente ad agosto dell'anno scorso, in via Maresca, quando furono tagliati oltre 70 ulivi. «Ma la criminalità - dice Coldiretti - rende difficile la quotidianità degli imprenditori in campagna, con i raid che sono un fenomeno oramai senza soluzione di continuità da anni e costringono gli agricoltori a vigilare di notte e pure in pieno giorno».
Anche stavolta tutto è accaduto nelle ore notturne, mentre «si moltiplicano i furti di ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici in campagna - termina Coldiretti Puglia - con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per i irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni agricole».