Attualità
Un 'cantiere' di alternative e opportunità per salvare i minori a rischio
Finanziato il progetto del comune che porterà in città «un esercito di educatori»
Bitonto - sabato 7 aprile 2018
10.48
La forza delle relazioni sociali, della presenza che si oppone all'emarginazione, per percorrere strade alternative a quelle della criminalità. È questa l'idea di fondo del progetto del comune di Bitonto che la regione Puglia ha approvato con un finanziamento da 460mila euro.
«A ottobre 2017 – ha raccontato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, commentando la notizia - due mesi prima della tragica perdita di Anna Rosa, pensammo di realizzare un luogo di aggregazione per minori a rischio. L'idea era quella di un laboratorio permanente tra via San Luca e la 'Don Milani' che fosse in grado di coinvolgere quei minori che, a causa della assenza colpevole delle loro famiglie, sembrano non avere altra scelta che vendere droga, rubare o, alla meglio, 'fare il palo'. Il Comune, Avviso Pubblico ed il Terzo Settore hanno immaginato un'altra strada per loro, candidando l'elaborazione progettuale a bando. Oggi abbiamo appreso che la Regione ha finanziato quel progetto per 460 mila euro».
«In altre parole – ha spiegato il primo cittadino - sorgerà a Bitonto un vero e proprio 'cantiere' dove, al posto di calcestruzzo e cemento, utilizzeremo l'enorme potere delle relazioni sociali per costruire una alternativa di vita per chi non l'ha avuta. Arriverà un piccolo esercito di educatori per un grande esercito di minori che, da adesso, avranno la possibilità di scegliere tra illegalità e Giustizia, tra clan e Stato. Insomma, abbiamo un'arma in più. Si chiama 'opportunità' e spara sogni e futuro».
«A ottobre 2017 – ha raccontato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, commentando la notizia - due mesi prima della tragica perdita di Anna Rosa, pensammo di realizzare un luogo di aggregazione per minori a rischio. L'idea era quella di un laboratorio permanente tra via San Luca e la 'Don Milani' che fosse in grado di coinvolgere quei minori che, a causa della assenza colpevole delle loro famiglie, sembrano non avere altra scelta che vendere droga, rubare o, alla meglio, 'fare il palo'. Il Comune, Avviso Pubblico ed il Terzo Settore hanno immaginato un'altra strada per loro, candidando l'elaborazione progettuale a bando. Oggi abbiamo appreso che la Regione ha finanziato quel progetto per 460 mila euro».
«In altre parole – ha spiegato il primo cittadino - sorgerà a Bitonto un vero e proprio 'cantiere' dove, al posto di calcestruzzo e cemento, utilizzeremo l'enorme potere delle relazioni sociali per costruire una alternativa di vita per chi non l'ha avuta. Arriverà un piccolo esercito di educatori per un grande esercito di minori che, da adesso, avranno la possibilità di scegliere tra illegalità e Giustizia, tra clan e Stato. Insomma, abbiamo un'arma in più. Si chiama 'opportunità' e spara sogni e futuro».