Attualità
«Un ginecologo e un diabetologo in arrivo nell'ex ospedale di Bitonto»
Le rassicurazioni del DG Sanguedolce al sindaco. Damascelli(FI): «La cera si squaglia, il santo non cammina»
Bitonto - giovedì 6 giugno 2019
10.21
«Ho sentito il direttore generale Sanguedolce che mi ha assicurato che sarà risolta a breve la questione della carenza di organico per la figura del ginecologo e del reparto diabetologia, da me segnalata più volte».
Potrebbe esserci uno spiraglio di luce all'orizzonte sulla questione dei servizi sanitari all'interno dell'ex ospedale di Bitonto - diventato col tempo Presidio Territoriale Assistenziale, ma sempre in bilico visti i tagli in sordina tentati dalla Regione Puglia – stando a quanto riferito dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio.
«Faccio i migliori auguri alla dottoressa Squicciarini, nuova responsabile del distretto del nostro presidio ospedaliero da oggi – ha aggiunto il primo cittadino - consentitemi anche un ringraziamento alla disponibilità mostrata dal nostro concittadino dottor Franco Scauro, una sicurezza umana e professionale».
A poche ore dalle dichiarazioni del sindaco, arrivano però quelle del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, che lamenta invece l'immobilità della Asl nella risoluzione dei problemi bitontini.
«La cera si squaglia ma il santo non cammina – ha scritto il forzista in una nota - il Pta di Bitonto resta nella palude di disservizi e carenze nonostante gli impegni assunti dal direttore generale dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce, a seguito di interlocuzioni scritte e di diversi incontri da me sollecitati negli uffici dell'Azienda Sanitaria, in Consiglio e persino nella Presidenza della Regione».
«I cinque milioni di euro di fondi europei destinati alla sua riqualificazione – attacca ancora Damascelli - restano sotto chiave per inerzia di chi sta distruggendo la sanità in Puglia, non è più tollerabile. Il tempo della pazienza è esaurito».
«A Sanguedolce – racconta Damascelli – avevo sottoposto le criticità più urgenti del presidio bitontino, e si era impegnato a risolverle in tempi rapidi persino in presenza del capo gabinetto di Emiliano. Ma di quelle promesse ben poco è stato tradotto in fatti. Avevo chiesto di risolvere la carenza di organico e di riattivare gli ambulatori di Diabetologia e Pneumologia, ma il primo è stato ripristinato solo a mezzo servizio e l'altro è ancora chiuso. E da ieri resta senza ginecologo anche il Consultorio, sguarnendo un altro servizio essenziale per l'utenza».
Dopo gli auguri di rito al neo direttore del Distretto socio sanitario Bitonto-Palo del Colle, Rosella Squicciarini, Damascelli ha però posto l'attenzione sulle molte criticità dell'ex ospedale: «Ambulatori lasciati morire perché non si è provveduto a sostituire i medici responsabili in pensionamento, personale ridotto all'osso e nessuna vigilanza armata a presidio dell'ex ospedale, privo di sicurezza e divenuto landa di bivacchi e ruberie: tutto questo l'abbiamo denunciato in più occasioni, anche con interrogazioni regionali urgenti, incassando promesse ed impegni, ma ora pretendiamo azioni risolutive».
«Basta con furti, latrine e desertificazione di servizi sanitari, visite mediche specialistiche ed esami diagnostici - ha concluso il forzista - la nostra comunità ha diritto ad un'offerta sanitaria dignitosa e di qualità».
Potrebbe esserci uno spiraglio di luce all'orizzonte sulla questione dei servizi sanitari all'interno dell'ex ospedale di Bitonto - diventato col tempo Presidio Territoriale Assistenziale, ma sempre in bilico visti i tagli in sordina tentati dalla Regione Puglia – stando a quanto riferito dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio.
«Faccio i migliori auguri alla dottoressa Squicciarini, nuova responsabile del distretto del nostro presidio ospedaliero da oggi – ha aggiunto il primo cittadino - consentitemi anche un ringraziamento alla disponibilità mostrata dal nostro concittadino dottor Franco Scauro, una sicurezza umana e professionale».
A poche ore dalle dichiarazioni del sindaco, arrivano però quelle del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, che lamenta invece l'immobilità della Asl nella risoluzione dei problemi bitontini.
«La cera si squaglia ma il santo non cammina – ha scritto il forzista in una nota - il Pta di Bitonto resta nella palude di disservizi e carenze nonostante gli impegni assunti dal direttore generale dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce, a seguito di interlocuzioni scritte e di diversi incontri da me sollecitati negli uffici dell'Azienda Sanitaria, in Consiglio e persino nella Presidenza della Regione».
«I cinque milioni di euro di fondi europei destinati alla sua riqualificazione – attacca ancora Damascelli - restano sotto chiave per inerzia di chi sta distruggendo la sanità in Puglia, non è più tollerabile. Il tempo della pazienza è esaurito».
«A Sanguedolce – racconta Damascelli – avevo sottoposto le criticità più urgenti del presidio bitontino, e si era impegnato a risolverle in tempi rapidi persino in presenza del capo gabinetto di Emiliano. Ma di quelle promesse ben poco è stato tradotto in fatti. Avevo chiesto di risolvere la carenza di organico e di riattivare gli ambulatori di Diabetologia e Pneumologia, ma il primo è stato ripristinato solo a mezzo servizio e l'altro è ancora chiuso. E da ieri resta senza ginecologo anche il Consultorio, sguarnendo un altro servizio essenziale per l'utenza».
Dopo gli auguri di rito al neo direttore del Distretto socio sanitario Bitonto-Palo del Colle, Rosella Squicciarini, Damascelli ha però posto l'attenzione sulle molte criticità dell'ex ospedale: «Ambulatori lasciati morire perché non si è provveduto a sostituire i medici responsabili in pensionamento, personale ridotto all'osso e nessuna vigilanza armata a presidio dell'ex ospedale, privo di sicurezza e divenuto landa di bivacchi e ruberie: tutto questo l'abbiamo denunciato in più occasioni, anche con interrogazioni regionali urgenti, incassando promesse ed impegni, ma ora pretendiamo azioni risolutive».
«Basta con furti, latrine e desertificazione di servizi sanitari, visite mediche specialistiche ed esami diagnostici - ha concluso il forzista - la nostra comunità ha diritto ad un'offerta sanitaria dignitosa e di qualità».