Politica
Un programma “dal basso” per la candidatura di Abbaticchio alle europee
La proposta ai territori lanciata da Carlucci. Abbaticchio: «Io sindaco d'Europa»
Bitonto - mercoledì 1 maggio 2019
11.06
Raccogliere le istanze dai territorio, confrontarsi con i cittadini senza ideologie ma con concretezza, puntando su valori forti e partecipazione. È questa la ricetta di Italia in Comune Puglia in vista delle Europee 2019 che lanciano, attraverso il vicecoordinatore regionale del partito, Davide Carlucci, l'idea di un programma dal basso per la candidatura di Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e candidato pugliese di punta della lista europea in cui si schiera anche Italia in Comune.
«Questo "approccio civico" alla politica – ha detto Carlucci - lo vogliamo portare in Europa con Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto, cittadina pugliese di 55mila abitanti, riconfermato a furor di popolo nel 2017 col 61%, al primo turno, nonostante avesse tutti i partiti contro».
«Per questo - ha continuato Carlucci - il programma di Michele lo vogliamo scrivere dal basso, come abbiamo sempre fatto nelle nostre città. Lotta alle mafie e alla corruzione, rilancio del Sud come area centrale in un Mediterraneo solidale, contrasto alla secessione delle regioni ricche in Europa, difesa dell'ambiente, affermazione del diritto universale alla casa e promozione della creatività giovanile e, contestualmente, ad avere un lavoro stabile nel posto in cui sono nati, sono già alcuni dei punti qualificanti del programma di Michele».
«Ai cittadini del sud Italia – ha concluso il sindaco di Acquaviva - chiediamo, dunque, di raccontarci le loro esperienze per esempio nella riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità, nella valorizzazione delle aree agricole abbandonate, nella creazione di spazi giovanili, nella promozione di spazi di innovazione sociale».
«Vorremmo che la gente comprendesse che il Parlamento Europeo non è un organismo lontano anni luce da quello che ci capita tutti i giorni, anzi, al contrario, probabilmente è uno dei luoghi in cui maggiormente si può fare la differenza - ha poi aggiunto Abbaticchio - indubbiamente, io rimarrò legato al mio territorio e una cosa è certa: non lo abbandonerò mai. Qualora eletto, svolgerei il ruolo istituzionale esattamente con lo spirito con cui ora faccio il sindaco ovvero quello di far crescere le nostre realtà territoriali: con la differenza che sarebbe possibile farlo a un livello più alto e con mezzi più adeguati a quelli di cui dispone, oggi, un amministratore locale».
«Questo "approccio civico" alla politica – ha detto Carlucci - lo vogliamo portare in Europa con Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto, cittadina pugliese di 55mila abitanti, riconfermato a furor di popolo nel 2017 col 61%, al primo turno, nonostante avesse tutti i partiti contro».
«Per questo - ha continuato Carlucci - il programma di Michele lo vogliamo scrivere dal basso, come abbiamo sempre fatto nelle nostre città. Lotta alle mafie e alla corruzione, rilancio del Sud come area centrale in un Mediterraneo solidale, contrasto alla secessione delle regioni ricche in Europa, difesa dell'ambiente, affermazione del diritto universale alla casa e promozione della creatività giovanile e, contestualmente, ad avere un lavoro stabile nel posto in cui sono nati, sono già alcuni dei punti qualificanti del programma di Michele».
«Ai cittadini del sud Italia – ha concluso il sindaco di Acquaviva - chiediamo, dunque, di raccontarci le loro esperienze per esempio nella riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità, nella valorizzazione delle aree agricole abbandonate, nella creazione di spazi giovanili, nella promozione di spazi di innovazione sociale».
«Vorremmo che la gente comprendesse che il Parlamento Europeo non è un organismo lontano anni luce da quello che ci capita tutti i giorni, anzi, al contrario, probabilmente è uno dei luoghi in cui maggiormente si può fare la differenza - ha poi aggiunto Abbaticchio - indubbiamente, io rimarrò legato al mio territorio e una cosa è certa: non lo abbandonerò mai. Qualora eletto, svolgerei il ruolo istituzionale esattamente con lo spirito con cui ora faccio il sindaco ovvero quello di far crescere le nostre realtà territoriali: con la differenza che sarebbe possibile farlo a un livello più alto e con mezzi più adeguati a quelli di cui dispone, oggi, un amministratore locale».