Cronaca
Una montagna di pneumatici sequestrati ai gommisti di Bitonto
Controlli in serie delle forze dell'ordine. Gomme accatastate senza registrazione: avrebbero potuto finire illegalmente nelle campagne
Bitonto - mercoledì 28 aprile 2021
7.02
Una montagna di pneumatici detenuti illegalmente e potenzialmente pronti a finire nelle campagne e poi nei polmoni dei cittadini dopo essere stati incendiati. E' il risultato delle operazioni eseguite dalle Forze dell'Ordine negli scorsi giorni a Bitonto, impegnate in una serrata serie di controlli sulle attività che commerciano in questo settore. Le gomme sarebbero state accatastate in locali a loro disposizione senza i relativi fogli di registrazione necessari per avviarli al corretto smaltimento. Primo passo per sbarazzarsi dell'ingombrante fardello sulla via che avrebbe potuto portarle in breve tempo ad essere scaricate illegalmente nelle campagne. Magari a piccoli lotti, per non dare nell'occhio, attraverso "trasportatori" compiacenti a bordo di autocarri, tre ruote e altri piccoli mezzi.
Controlli mirati, partiti da quelle attività di cui si erano trovati già in passato indizi in altre situazioni di degrado.
«Guardateli bene – ha detto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, mostrando una parte degli pneumatici sequestrati - Domandatevi quante volte lo Stato agisce in silenzio mentre il singolo atto criminale colpisce e permettetemi di ringraziare. Sia le stesse forze dell'ordine sia chi, tra voi, ci ha aiutato a denunciare luoghi e tempi certi. A chi continuerà a commettere i crimini contro la salute della comunità vorrei porgere questa foto ricordo ed un messaggio: non siete intoccabili. Per niente».
Controlli mirati, partiti da quelle attività di cui si erano trovati già in passato indizi in altre situazioni di degrado.
«Guardateli bene – ha detto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, mostrando una parte degli pneumatici sequestrati - Domandatevi quante volte lo Stato agisce in silenzio mentre il singolo atto criminale colpisce e permettetemi di ringraziare. Sia le stesse forze dell'ordine sia chi, tra voi, ci ha aiutato a denunciare luoghi e tempi certi. A chi continuerà a commettere i crimini contro la salute della comunità vorrei porgere questa foto ricordo ed un messaggio: non siete intoccabili. Per niente».