Cronaca
Vaiolo delle scimmie, l'assessore Palese tranquillizza i pugliesi
Primo caso scoperto nel Barese
Bitonto - venerdì 10 giugno 2022
«L'identificazione del primo caso di vaiolo delle scimmie in Puglia non deve destare allarme».
Esordisce così l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, dopo l'accertamento, presso il centro di riferimento regionale, Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità Pubblica dell'AOUC Policlinico di Bari, del primo caso di vaiolo delle scimmie (monkeypox) in Puglia. La diagnosi è stata effettuata su un giovane soggetto di sesso maschile della provincia di Bari con sintomi e lesioni suggestive mediante test molecolari su diversi campioni clinici dove è possibile trovare il virus (vescicole, sangue, tampone faringeo, siero).
«Sono già in corso attività di tracciamento dei contatti da parte del Dipartimento di prevenzione - prosegue Palese - per rintracciare i contatti stretti del caso che risulta essere in isolamento come da disposizioni ministeriali. Abbiamo imparato che i virus non conoscono barriere e arrivano in poco tempo in diversi paesi. Il virus del vaiolo delle scimmie si trasmette attraverso contatti molto stretti e ravvicinati con persone che hanno l'infezione ed anche attraverso rapporti sessuali. Proprio perché il virus si trasmette attraverso contatti stretti la malattia non è facilmente diffusibile. Pertanto, non c'è da preoccuparsi, ma è importante che tutti i possibili casi siano accertati».
«Senza creare inutili allarmismi e senza nessun timore – ha dichiarato il Direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro – è opportuno che tutte le persone che presentino lesioni vescicolari, febbre, linfonodi ingrossati e altri sintomi più aspecifici o che siano stati a stretto contatto con un caso accertato o fortemente sospetto si rivolgano al proprio medico che valuterà se è necessario procedere ad approfondimenti diagnostici. L'identificazione del primo caso di infezione da virus monkeypox testimonia come l'allerta del Ministero non è stata sottovalutata dalla Regione e come siano state messe in campo tempestivamente tutte le misure per una rapida identificazione e gestione dei casi».
Esordisce così l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, dopo l'accertamento, presso il centro di riferimento regionale, Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità Pubblica dell'AOUC Policlinico di Bari, del primo caso di vaiolo delle scimmie (monkeypox) in Puglia. La diagnosi è stata effettuata su un giovane soggetto di sesso maschile della provincia di Bari con sintomi e lesioni suggestive mediante test molecolari su diversi campioni clinici dove è possibile trovare il virus (vescicole, sangue, tampone faringeo, siero).
«Sono già in corso attività di tracciamento dei contatti da parte del Dipartimento di prevenzione - prosegue Palese - per rintracciare i contatti stretti del caso che risulta essere in isolamento come da disposizioni ministeriali. Abbiamo imparato che i virus non conoscono barriere e arrivano in poco tempo in diversi paesi. Il virus del vaiolo delle scimmie si trasmette attraverso contatti molto stretti e ravvicinati con persone che hanno l'infezione ed anche attraverso rapporti sessuali. Proprio perché il virus si trasmette attraverso contatti stretti la malattia non è facilmente diffusibile. Pertanto, non c'è da preoccuparsi, ma è importante che tutti i possibili casi siano accertati».
«Senza creare inutili allarmismi e senza nessun timore – ha dichiarato il Direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro – è opportuno che tutte le persone che presentino lesioni vescicolari, febbre, linfonodi ingrossati e altri sintomi più aspecifici o che siano stati a stretto contatto con un caso accertato o fortemente sospetto si rivolgano al proprio medico che valuterà se è necessario procedere ad approfondimenti diagnostici. L'identificazione del primo caso di infezione da virus monkeypox testimonia come l'allerta del Ministero non è stata sottovalutata dalla Regione e come siano state messe in campo tempestivamente tutte le misure per una rapida identificazione e gestione dei casi».