Cronaca
Vandali di Capodanno a Bitonto: il fuoco danneggia Porta Baresana
Una fioriera vola nel fossato e un'altra pianta viene data alle fiamme
Bitonto - giovedì 2 gennaio 2020
07.00
Mancano dal consueto bilancio annuale i tradizionali semafori demoliti a forza di petardi e i citofoni distrutti con la stessa tecnica, ma le sempre presenti teste vuote del capodanno hanno dato prova a Bitonto della loro idiozia anche in questo inizio di 2020.
Il danno più considerevole è certamente quello a Porta Baresana, monumento tra i più rappresentativi della città e recentemente ristrutturato, che nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio è stato danneggiato dal fuoco appiccato all'interno di un bidone di rifiuti addossato alla parete interna dell'arco. Nello stesso identico punto in cui era successo già in passato e che aveva reso necessario, insieme alle altre situazioni critiche del monumento, un urgente restauro conservativo. La situazione attuale della porta parla di una vasta zona annerita dal fumo e diversi conci calcarei spaccati dal calore delle fiamme.
Fiamme che non hanno risparmiato nemmeno una pianta situata poco distante, in piazza Cavour, letteralmente incendiata forse con la stessa tecnica: uno o più petardi fatti esplodere per godere della potenza distruttiva degli ordigni.
Non è andata meglio a una delle fioriere poste davanti a Porta Baresana: dopo essere stata fatta esplodere è stata lanciata nel fossato del Torrione Angioino insieme ad alcune bottiglie di spumante con cui questi campioni di idiozia hanno bagnato, verosimilmente, la loro valorosa prova d'abilità.
«Una legge contro la vendita di fuochi artificiali non utilizzabili da chiunque si può? - si è domandato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, commentando la vicenda - bimbi spaventati, anziani terrorizzati, animali in fin di vita, auto bruciate, balconi devastati, vetrate di cattedrali. Come ogni inizio anno, i Sindaci iniziano il conteggio dei danni dopo i botti della pazzia collettiva. Anche a Bitonto, come in tanti comuni dove ci sono anche le ordinanze contro l'utilizzo. Ma nessuno di noi ha uomini a sufficienza per controllare 24 ore su 24 ogni angolo di imbecillità. E nessuno di noi può legittimamente imporre il blocco vendite perché quest'ultime sono consentite per legge. Stamattina stiamo girando in varie parti della città per sostituire e pulire : la rabbia è davvero tanta. Sindaco incluso».
Il danno più considerevole è certamente quello a Porta Baresana, monumento tra i più rappresentativi della città e recentemente ristrutturato, che nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio è stato danneggiato dal fuoco appiccato all'interno di un bidone di rifiuti addossato alla parete interna dell'arco. Nello stesso identico punto in cui era successo già in passato e che aveva reso necessario, insieme alle altre situazioni critiche del monumento, un urgente restauro conservativo. La situazione attuale della porta parla di una vasta zona annerita dal fumo e diversi conci calcarei spaccati dal calore delle fiamme.
Fiamme che non hanno risparmiato nemmeno una pianta situata poco distante, in piazza Cavour, letteralmente incendiata forse con la stessa tecnica: uno o più petardi fatti esplodere per godere della potenza distruttiva degli ordigni.
Non è andata meglio a una delle fioriere poste davanti a Porta Baresana: dopo essere stata fatta esplodere è stata lanciata nel fossato del Torrione Angioino insieme ad alcune bottiglie di spumante con cui questi campioni di idiozia hanno bagnato, verosimilmente, la loro valorosa prova d'abilità.
«Una legge contro la vendita di fuochi artificiali non utilizzabili da chiunque si può? - si è domandato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, commentando la vicenda - bimbi spaventati, anziani terrorizzati, animali in fin di vita, auto bruciate, balconi devastati, vetrate di cattedrali. Come ogni inizio anno, i Sindaci iniziano il conteggio dei danni dopo i botti della pazzia collettiva. Anche a Bitonto, come in tanti comuni dove ci sono anche le ordinanze contro l'utilizzo. Ma nessuno di noi ha uomini a sufficienza per controllare 24 ore su 24 ogni angolo di imbecillità. E nessuno di noi può legittimamente imporre il blocco vendite perché quest'ultime sono consentite per legge. Stamattina stiamo girando in varie parti della città per sostituire e pulire : la rabbia è davvero tanta. Sindaco incluso».