Politica
VIDEO - Eliminazione passaggio a livello via S. Spirito: in Regione una mozione di Damascelli
«Non è possibile che gli automobilisti aspettino per ore di poter passare»
Bitonto - sabato 12 agosto 2017
9.43
«La situazione al passaggio a livello di via Santo Spirito è diventata insostenibile: troppi i disagi per automobilisti e pendolari». Con queste parole il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, ha commentato la sua iniziativa con cui ha consegnato in via Capruzzi una mozione che prevede l'eliminazione del passaggio a livello attraverso la realizzazione di un'opera pubblica sostitutiva.
Una situazione che, tra le lunghe attese per il passaggio dei convogli, la mancata apertura o chiusura delle sbarre per guasti tecnici e decine di altre variabili, è diventata un argomento d'attualità praticamente giornaliero.
D'altra parte sono anni che i progetti per la risoluzione del problema vengono presentati dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute a Palazzo Gentile, tutti, in un modo o nell'altro, arenati ai piedi del palazzo regionale.
Già nel 2002 l'amministrazione Pice aveva presentato un progetto per la realizzazione di un sottopasso, più volte rivisto e corretto, ma mai portato a termine.
Nel 2009 poi, proprio mentre Damascelli era vicesindaco della città, l'allora primo cittadino Raffaele Valla aveva annunciato l'imminente sblocco della situazione dopo un serrato confronto con la Ferrotramviaria per un progetto da 10 milioni di euro in cui era inclusa anche la realizzazione di un tronco di fogna bianca. Che fu però bocciato dall'Unione Europea perchè troppo costoso.
Sorte analoga per il progetto presentato dall'amministrazione Abbaticchio con deliberazione 177 del 19 dicembre 2014 dopo il voto unanime del consiglio comunale.
«Adesso ci sono i fondi necessari – assicura però il consigliere forzista – si tratta solo di intraprendere una scelta politica e di essere costruttivi per risolvere il problema».
Per Damascelli sarebbe infatti possibile accedere a una parte dei 115 milioni di euro disposti dalla delibera CIPE 54 del 2016 che sull'Asse F prevede finanziamenti proprio sulle ferrovie. Così come il Piano Operativo 2014-2020, azioni 7.1 e 7.3 della Regione Puglia, dedicato proprio all'eliminazione dei passaggi a raso o, infine, il Patto per la Puglia, che prevede risorse economiche per interventi migliorativi di strade e ferrovie.
«È necessaria però la volontà politica di eliminare questo annoso problema – conclude Damascelli – noi col nostro lavoro di ricerca abbiamo dimostrato che la soluzione esiste e che siamo pronti a sostenerla».
Una situazione che, tra le lunghe attese per il passaggio dei convogli, la mancata apertura o chiusura delle sbarre per guasti tecnici e decine di altre variabili, è diventata un argomento d'attualità praticamente giornaliero.
D'altra parte sono anni che i progetti per la risoluzione del problema vengono presentati dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute a Palazzo Gentile, tutti, in un modo o nell'altro, arenati ai piedi del palazzo regionale.
Già nel 2002 l'amministrazione Pice aveva presentato un progetto per la realizzazione di un sottopasso, più volte rivisto e corretto, ma mai portato a termine.
Nel 2009 poi, proprio mentre Damascelli era vicesindaco della città, l'allora primo cittadino Raffaele Valla aveva annunciato l'imminente sblocco della situazione dopo un serrato confronto con la Ferrotramviaria per un progetto da 10 milioni di euro in cui era inclusa anche la realizzazione di un tronco di fogna bianca. Che fu però bocciato dall'Unione Europea perchè troppo costoso.
Sorte analoga per il progetto presentato dall'amministrazione Abbaticchio con deliberazione 177 del 19 dicembre 2014 dopo il voto unanime del consiglio comunale.
«Adesso ci sono i fondi necessari – assicura però il consigliere forzista – si tratta solo di intraprendere una scelta politica e di essere costruttivi per risolvere il problema».
Per Damascelli sarebbe infatti possibile accedere a una parte dei 115 milioni di euro disposti dalla delibera CIPE 54 del 2016 che sull'Asse F prevede finanziamenti proprio sulle ferrovie. Così come il Piano Operativo 2014-2020, azioni 7.1 e 7.3 della Regione Puglia, dedicato proprio all'eliminazione dei passaggi a raso o, infine, il Patto per la Puglia, che prevede risorse economiche per interventi migliorativi di strade e ferrovie.
«È necessaria però la volontà politica di eliminare questo annoso problema – conclude Damascelli – noi col nostro lavoro di ricerca abbiamo dimostrato che la soluzione esiste e che siamo pronti a sostenerla».