Cronaca
VIDEO – Olio EVO: il bitontino Gennaro Sicolo a Striscia la Notizia per smascherare le truffe
Il presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori ospite di Max Laudadio
Bitonto - martedì 16 gennaio 2018
10.39
Olio lampante spacciato per extravergine d'oliva e in grado di superare anche i test chimici? Si, è possibile, ma ci si può difendere ed evitare di farsi truffare. È proprio di questo che ha parlato Max Laudadio durante la puntata di ieri di Striscia la Notizia su Canale 5, invitando, nel corso del suo approfondimento "È tutto un magna-magna", il presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori: il bitontino Gennaro Sicolo.
Gli inviati di Striscia hanno acquistato dagli scaffali di alcuni negozi italiani 11 diversi tipi di olio con la dicitura "Miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea e non originari dell'Unione" e li hanno fatti analizzare in laboratorio. Tutti sono riusciti a superare il test chimico, classificandosi come "Oli extravergine di oliva", ma una volta inviati in forma anonima alla Camera del Commercio per l'analisi organolettica, 4 su 11 sono risultati oli vergini e uno addirittura lampante e non commestibile. Il procedimento attraverso cui si può miscelare l'olio lampante con l'extravergine per fargli ottenere, chimicamente, le caratteristiche necessarie non supera, infatti, l'analisi organolettica. Ma per difendersi non serve essere assaggiatori professionisti: basta scegliere i prodotti che riportano in etichetta la provenienza delle olive esclusivamente dal territorio italiano.
Gli inviati di Striscia hanno acquistato dagli scaffali di alcuni negozi italiani 11 diversi tipi di olio con la dicitura "Miscela di oli di oliva originari dell'Unione Europea e non originari dell'Unione" e li hanno fatti analizzare in laboratorio. Tutti sono riusciti a superare il test chimico, classificandosi come "Oli extravergine di oliva", ma una volta inviati in forma anonima alla Camera del Commercio per l'analisi organolettica, 4 su 11 sono risultati oli vergini e uno addirittura lampante e non commestibile. Il procedimento attraverso cui si può miscelare l'olio lampante con l'extravergine per fargli ottenere, chimicamente, le caratteristiche necessarie non supera, infatti, l'analisi organolettica. Ma per difendersi non serve essere assaggiatori professionisti: basta scegliere i prodotti che riportano in etichetta la provenienza delle olive esclusivamente dal territorio italiano.