Cronaca
Vigilanza soppressa nell'ex ospedale di Bitonto
I sindacati scrivono all'Asl: «Lavoratori e utenza senza sicurezza proprio nel periodo della ripresa di afflusso»
Bitonto - giovedì 7 maggio 2020
07.00
Il servizio di vigilanza nell'ex ospedale di Bitonto, attivato per mettere in sicurezza i lavoratori e l'utenza nella struttura sanitaria, è stato soppresso da martedì scorso.
A denunciarlo è l'Unione dei Sindacati Professionisti Pubblico Privato Impiego della Regione Puglia, che spiega come il servizio sia stato eliminato «inspiegabilmente e contro ogni logica organizzativa, in maniera irriguardosa nei confronti dei lavoratori esposti in prima persona nella gestione emergenziale covid-19». La vigilanza nell'ex nosocomio bitontino era stata attivata dopo una lunga serie di denunce e richieste, precedute da una altrettanto lunga serie di episodi di degrado, come la presenza costante negli ambienti sanitari di disperati, balordi e tossicodipendenti, che trovavano rifugio nella struttura lasciata a se stessa, in particolare nelle ore notturne.
«In considerazione che la primaria obbligazione del datore di lavoro è di garantire la sicurezza del lavoratori – scrivono dall'USPPPI - atteso che dal 4 maggio 2020 come da disposizioni impartite con nota regione Puglia, prot. m. 0001035 del 2/05/2020, le strutture pubbliche in maniera graduale dovranno riprendere attività di specialistica ambulatoriale e conseguenzialmente vi sarà un aumentato afflusso di pazienti che si recherà al Pta di Bitonto, atteso che l'emergenza epidemiologica Covid-19 non è superata, per tutto quanto avanti al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori si chiede il ripristino immediato del servizio di vigilanza al Pta di Bitonto. In mancanza, lo scrivente, compatibilmente periodo emergenziale, è pronta ad adottare ogni forma di protesta a tutela del lavoratori».
A denunciarlo è l'Unione dei Sindacati Professionisti Pubblico Privato Impiego della Regione Puglia, che spiega come il servizio sia stato eliminato «inspiegabilmente e contro ogni logica organizzativa, in maniera irriguardosa nei confronti dei lavoratori esposti in prima persona nella gestione emergenziale covid-19». La vigilanza nell'ex nosocomio bitontino era stata attivata dopo una lunga serie di denunce e richieste, precedute da una altrettanto lunga serie di episodi di degrado, come la presenza costante negli ambienti sanitari di disperati, balordi e tossicodipendenti, che trovavano rifugio nella struttura lasciata a se stessa, in particolare nelle ore notturne.
«In considerazione che la primaria obbligazione del datore di lavoro è di garantire la sicurezza del lavoratori – scrivono dall'USPPPI - atteso che dal 4 maggio 2020 come da disposizioni impartite con nota regione Puglia, prot. m. 0001035 del 2/05/2020, le strutture pubbliche in maniera graduale dovranno riprendere attività di specialistica ambulatoriale e conseguenzialmente vi sarà un aumentato afflusso di pazienti che si recherà al Pta di Bitonto, atteso che l'emergenza epidemiologica Covid-19 non è superata, per tutto quanto avanti al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori si chiede il ripristino immediato del servizio di vigilanza al Pta di Bitonto. In mancanza, lo scrivente, compatibilmente periodo emergenziale, è pronta ad adottare ogni forma di protesta a tutela del lavoratori».