Politica
Visotti, ci risiamo: dopo l'ode ad Almirante l'attacco a Silvia Romano
«Ci ha preso in giro. A Malindi sarebbe presa a calci nel sedere»
Bitonto - giovedì 14 maggio 2020
17.08
Dal partito dei sindaci, nemico dei populismi e rispettoso delle diversità e delle scelte individuali, al partito del nazionalismo populista il passo è breve. E se due indizi non fanno una prova, sulla condotta del consigliere comunale di Italia in Comune, Veronica Visotti, quantomeno è lecito farsi venire qualche ragionevole dubbio.
Perchè dopo la citazione di Almirante, con tanto di foto sul suo profilo personale, l'esponente del partito (apertamente antifascista) del vicepresidente nazionale e sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ci è ricascata. Stavolta si è abbandonata a un "argomentato" attacco a Silvia Romano, la cooperante italiana rapita in Kenia 18 mesi fa e diventata per i nazionalisti italiani, dopo la sua liberazione, un nuovo pretesto per proseguire la battaglia politica alle organizzazioni umanitarie.
«Per fare del bene bisogna saperlo fare per bene! Da comunicazioni ufficiali di Al Shabaab i soldi con cui il governo Italiano ha comprato la libertà di Silvia Romano serviranno a finanziare il terrorismo», dice la Visotti; come se servissero «comunicazioni ufficiali» (peraltro di un'organizzazione terroristica) per "rivelare" che i soldi di un eventuale riscatto pagato ai terroristi finirebbero per finanziare dei terroristi.
Condannando «fermamente tutti quei commenti offensivi, volgari ed estremi che ci sono stati in merito a tale situazione» e passando per la crisi economica per il Covid, il volo semantico della Visotti arriva fino al «balcone della casa di Silvia» dove, secondo il consigliere comunale, «c'erano striscioni di varie organizzazioni che alcuni partiti si sono impossessati della loro figura nonostante quei 4 mln di euro sono stati pagati con le tasse di tutti gli italiani».
Al di là dell'imperscrutabile chiarezza espositiva, la Visotti ha aggiunto di essere dispiaciuta «che fino ad oggi, né Silvia e né la sua famiglia ha ringraziato il popolo Italiano, anzi, la stessa Silvia, appena scesa dall'aereo con bandiera italiana, ha tenuto a precisare di essersi convertita all'islam prendendoci tutti in giro, giustificando anche il suo modo di essere vestita che invece non è tipico delle donne somale ma delle donne jihadiste (la tunica verde) e ringraziando i suoi carcerieri per come è stata trattata».
Il consigliere di Italia in Comune non ha dubbi: quello di Silvia Romano è «uno spot pubblicitario che, i terroristi, neanche con milioni di euro avrebbero potuto comprare. Se oggi Silvia fosse in giro per Malindi sarebbe presa a calci nel sedere da tutti gli Italiani che vivono lì perché, da qualche giorno, quegli stessi italiani, non si sentono più sicuri di circolare come prima in quanto ognuno di loro oggi vale 4mln di euro e che il nostro presidente del consiglio con il nostro ministro degli esteri secondo me non hanno valutato minimamente. Le principali compagnie petrolifere che lavorano in Africa due ore dopo la comunicazione del rientro di Silvia Romano hanno ricevuto le disdette dei contratti di assicurazione dei loro dipendenti italiani perché i premi da pagare sarebbero stati triplicati».
«Come sempre ho sostenuto, durante questa pandemia – è la lapidaria conclusione della Visotti, per la prima volta in consiglio comunale, dov'è approdata per le dimissioni di Christian Farella - sono sempre più convinta che abbiamo un governo incompetente, incapace ed inefficiente».
Perchè dopo la citazione di Almirante, con tanto di foto sul suo profilo personale, l'esponente del partito (apertamente antifascista) del vicepresidente nazionale e sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ci è ricascata. Stavolta si è abbandonata a un "argomentato" attacco a Silvia Romano, la cooperante italiana rapita in Kenia 18 mesi fa e diventata per i nazionalisti italiani, dopo la sua liberazione, un nuovo pretesto per proseguire la battaglia politica alle organizzazioni umanitarie.
«Per fare del bene bisogna saperlo fare per bene! Da comunicazioni ufficiali di Al Shabaab i soldi con cui il governo Italiano ha comprato la libertà di Silvia Romano serviranno a finanziare il terrorismo», dice la Visotti; come se servissero «comunicazioni ufficiali» (peraltro di un'organizzazione terroristica) per "rivelare" che i soldi di un eventuale riscatto pagato ai terroristi finirebbero per finanziare dei terroristi.
Condannando «fermamente tutti quei commenti offensivi, volgari ed estremi che ci sono stati in merito a tale situazione» e passando per la crisi economica per il Covid, il volo semantico della Visotti arriva fino al «balcone della casa di Silvia» dove, secondo il consigliere comunale, «c'erano striscioni di varie organizzazioni che alcuni partiti si sono impossessati della loro figura nonostante quei 4 mln di euro sono stati pagati con le tasse di tutti gli italiani».
Al di là dell'imperscrutabile chiarezza espositiva, la Visotti ha aggiunto di essere dispiaciuta «che fino ad oggi, né Silvia e né la sua famiglia ha ringraziato il popolo Italiano, anzi, la stessa Silvia, appena scesa dall'aereo con bandiera italiana, ha tenuto a precisare di essersi convertita all'islam prendendoci tutti in giro, giustificando anche il suo modo di essere vestita che invece non è tipico delle donne somale ma delle donne jihadiste (la tunica verde) e ringraziando i suoi carcerieri per come è stata trattata».
Il consigliere di Italia in Comune non ha dubbi: quello di Silvia Romano è «uno spot pubblicitario che, i terroristi, neanche con milioni di euro avrebbero potuto comprare. Se oggi Silvia fosse in giro per Malindi sarebbe presa a calci nel sedere da tutti gli Italiani che vivono lì perché, da qualche giorno, quegli stessi italiani, non si sentono più sicuri di circolare come prima in quanto ognuno di loro oggi vale 4mln di euro e che il nostro presidente del consiglio con il nostro ministro degli esteri secondo me non hanno valutato minimamente. Le principali compagnie petrolifere che lavorano in Africa due ore dopo la comunicazione del rientro di Silvia Romano hanno ricevuto le disdette dei contratti di assicurazione dei loro dipendenti italiani perché i premi da pagare sarebbero stati triplicati».
«Come sempre ho sostenuto, durante questa pandemia – è la lapidaria conclusione della Visotti, per la prima volta in consiglio comunale, dov'è approdata per le dimissioni di Christian Farella - sono sempre più convinta che abbiamo un governo incompetente, incapace ed inefficiente».