
Vita di città
Viviane firma un contratto a tempo indeterminato. Una storia di riscatto da Bitonto
Ricci: «Lei è il volto della buona accoglienza»
Bitonto - lunedì 24 marzo 2025
13.26
«Questa mattina, nella sede della cooperativa Auxilium, Viviane, 45 anni, camerunense, ha firmato un contratto a tempo indeterminato come Oss e si trasferirà a Varese. Dietro questa firma c'è una storia di coraggio, speranza e rinascita».
Così il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, dopo la firma di un contratto che di fatto cambierà definitivamente in meglio la vita di una donna la cui storia è stata raccontata dallo stesso primo cittadino: «Viviane - ha scritto Ricci sui canali social - è arrivata in Italia nel 2021, stringendo la mano della sua bambina, Celestine, che allora aveva sei anni. Fuggivano da una terra ferita da conflitti e da un presente senza vie d'uscita. A novembre 2022 sono entrate nel progetto di accoglienza SAI del Comune di Bitonto, gestito con passione e competenza dalla cooperativa Auxilium.
Da allora, Viviane non si è mai fermata. Ha imparato la lingua italiana, ha partecipato a ogni iniziativa, ha conseguito la licenza media, superato l'esame teorico della patente, si è formata come OSS grazie a un ente del nostro territorio.
Oggi è pronta a trasferirsi a Varese - ha aggiunto il primo cittadino bitontino -, dove lavorerà in una RSA a Mannate. Un nuovo inizio, ma stavolta con una casa, un lavoro, una vita costruita con le proprie mani.
Viviane è il volto della buona accoglienza, che funziona, che mette al centro la persona e dà gli strumenti per diventare protagonista della propria storia.
Bitonto ha saputo accogliere, proteggere, promuovere e integrare - è la chiosa -. Lo ha fatto con umanità e visione, grazie a un progetto comunale che è, prima di tutto, un progetto di civiltà. Oggi salutiamo Viviane con il cuore pieno di orgoglio. Il suo sorriso è la prova che quando si semina bene, si raccolgono frutti di speranza. E che una città migliore esiste, ogni volta che scegliamo di non lasciare nessuno indietro».
Così il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, dopo la firma di un contratto che di fatto cambierà definitivamente in meglio la vita di una donna la cui storia è stata raccontata dallo stesso primo cittadino: «Viviane - ha scritto Ricci sui canali social - è arrivata in Italia nel 2021, stringendo la mano della sua bambina, Celestine, che allora aveva sei anni. Fuggivano da una terra ferita da conflitti e da un presente senza vie d'uscita. A novembre 2022 sono entrate nel progetto di accoglienza SAI del Comune di Bitonto, gestito con passione e competenza dalla cooperativa Auxilium.
Da allora, Viviane non si è mai fermata. Ha imparato la lingua italiana, ha partecipato a ogni iniziativa, ha conseguito la licenza media, superato l'esame teorico della patente, si è formata come OSS grazie a un ente del nostro territorio.
Oggi è pronta a trasferirsi a Varese - ha aggiunto il primo cittadino bitontino -, dove lavorerà in una RSA a Mannate. Un nuovo inizio, ma stavolta con una casa, un lavoro, una vita costruita con le proprie mani.
Viviane è il volto della buona accoglienza, che funziona, che mette al centro la persona e dà gli strumenti per diventare protagonista della propria storia.
Bitonto ha saputo accogliere, proteggere, promuovere e integrare - è la chiosa -. Lo ha fatto con umanità e visione, grazie a un progetto comunale che è, prima di tutto, un progetto di civiltà. Oggi salutiamo Viviane con il cuore pieno di orgoglio. Il suo sorriso è la prova che quando si semina bene, si raccolgono frutti di speranza. E che una città migliore esiste, ogni volta che scegliamo di non lasciare nessuno indietro».