Calcio
Il centrocampo del Bitonto riparte dalla “garra” di Turu Biason
Terza riconferma neroverde: il giocatore argentino sarà protagonista anche nella prossima stagione
Bitonto - lunedì 17 giugno 2019
20.15
Dall'Argentina ma già nel cuore dei bitontini. Terzo riconfermato in casa Bitonto: è il centrocampista, classe 1985, Carlos Ezequiel Biason, per tutti "Turu", il mastino del centrocampo che indosserà la casacca neroverde anche nella prossima stagione 2019/2020.
Autore di un gol, tra l'altro bellissimo con una botta al volo precisa e angolata dalla distanza contro il Gragnano, nella sua prima stagione bitontina, Turu subito è entrato nel cuore della piazza, diventando uno dei simboli del Bitonto e tra i giocatori più apprezzati per impegno, temperamento e qualità. La sua "garra" ed i suoi piedi buoni lo hanno reso in poco tempo perno imprescindibile del progetto tattico bitontino. E la società del presidente Rossiello ha fatto di tutto pur di trattenerlo, nonostante le numerose lusinghe al giocatore argentino.
«Ho deciso di rimanere a Bitonto perché ho visto nella società grande disponibilità e grande voglia nel confermarmi anche per il prossimo anno, e ho apprezzato molto tutto questo – commenta Biason –. In questo primo anno sono stato sempre trattato benissimo, mi sono trovato bene con la società perché si è dimostrata sana, ambiziosa e con tantissima voglia di arrivare a grandi obiettivi. Ed è per questo che prendere questa decisione è stato molto semplice».
«Proveremo a fare meglio dell'anno scorso ma non sarà assolutamente semplice – aggiunge il centrocampista argentino –. Ma con una società di questo genere, con un presidente serio e ambizioso, si possono solo fare grandi cose. Ora mi rilasso ancora qualche altro giorno in vacanza in Argentina con la mia famiglia ma sono già carico per la nuova stagione e non vedo l'ora di ricominciare l'avventura con la maglia neroverde».
Turu Biason già conosce molto bene il neo tecnico del Bitonto, Roberto Taurino. Ed ha per lui solo parole positive.
«Conosco mister Taurino, ho giocato assieme a lui a Francavilla nella sua ultima stagione da calciatore, e poi l'anno dopo l'ho avuto da allenatore in seconda sempre a Francavilla – ricorda –. È una bravissima persona innanzitutto e poi ha tanta voglia di scalare le categorie, è un allenatore pronto e preparato per il grande salto».
Biason sarà per sempre legato a Bitonto. E spiega il perché.
«È una città che resterà ad ogni modo nella mia vita per sempre –conclude –, avevo voglia di rimanere a Bitonto perché mi ha portato fortuna, sta arrivando il mio primo figlio, è una città che mi ha portato fortuna, ed è dunque un segno che dovevo restare a Bitonto».
Autore di un gol, tra l'altro bellissimo con una botta al volo precisa e angolata dalla distanza contro il Gragnano, nella sua prima stagione bitontina, Turu subito è entrato nel cuore della piazza, diventando uno dei simboli del Bitonto e tra i giocatori più apprezzati per impegno, temperamento e qualità. La sua "garra" ed i suoi piedi buoni lo hanno reso in poco tempo perno imprescindibile del progetto tattico bitontino. E la società del presidente Rossiello ha fatto di tutto pur di trattenerlo, nonostante le numerose lusinghe al giocatore argentino.
«Ho deciso di rimanere a Bitonto perché ho visto nella società grande disponibilità e grande voglia nel confermarmi anche per il prossimo anno, e ho apprezzato molto tutto questo – commenta Biason –. In questo primo anno sono stato sempre trattato benissimo, mi sono trovato bene con la società perché si è dimostrata sana, ambiziosa e con tantissima voglia di arrivare a grandi obiettivi. Ed è per questo che prendere questa decisione è stato molto semplice».
«Proveremo a fare meglio dell'anno scorso ma non sarà assolutamente semplice – aggiunge il centrocampista argentino –. Ma con una società di questo genere, con un presidente serio e ambizioso, si possono solo fare grandi cose. Ora mi rilasso ancora qualche altro giorno in vacanza in Argentina con la mia famiglia ma sono già carico per la nuova stagione e non vedo l'ora di ricominciare l'avventura con la maglia neroverde».
Turu Biason già conosce molto bene il neo tecnico del Bitonto, Roberto Taurino. Ed ha per lui solo parole positive.
«Conosco mister Taurino, ho giocato assieme a lui a Francavilla nella sua ultima stagione da calciatore, e poi l'anno dopo l'ho avuto da allenatore in seconda sempre a Francavilla – ricorda –. È una bravissima persona innanzitutto e poi ha tanta voglia di scalare le categorie, è un allenatore pronto e preparato per il grande salto».
Biason sarà per sempre legato a Bitonto. E spiega il perché.
«È una città che resterà ad ogni modo nella mia vita per sempre –conclude –, avevo voglia di rimanere a Bitonto perché mi ha portato fortuna, sta arrivando il mio primo figlio, è una città che mi ha portato fortuna, ed è dunque un segno che dovevo restare a Bitonto».