Volley
Illuzzi si racconta dopo la promozione in A2: ”Finale di Coppa, che ricordi"
Il pallavolista bitonto è reduce dalla vittoria del campionato di serie B a Gioia del Colle
Bitonto - mercoledì 21 giugno 2017
10.00
Due metri di altezza, bitontino, 28 anni la sua età, 14 è il suo numero di maglia. Daniele Illuzzi non sa ancora dove giocherà l'anno prossimo. Per il momento gioisce per la promozione in A2 e la conquista della Coppa Italia di B conseguiti con il Real Volley Gioia e nel frattempo ripercorre le tappe più importanti della sua carriera.
Daniele, quando hai iniziato a giocare a pallavolo?
"Ero ancora piccolo. Ero molto richiesto perché ero capace in molti sport, poi ho conosciuto Vito Sasanelli (attuale direttore tecnico della Volley Ball ndg) ed è scoccata la passione per la pallavolo. La prima magliettina che trovai nell'under 13 della Volley Ball Bitonto aveva il 14 e così da allora sono sempre rimasto fedele a quel numero. All'epoca il mio giocatore preferito era Andrea Giani. Da quando sono diventato palleggiatore, invece, mi sono sempre ispirato ai registi che si sono alternati nella nazionale brasiliana".
Quale sport ti sarebbe piaciuto praticare se non fossi diventato un pallavolista?
"Sicuramente la pallacanestro sia per le mia altezza sia perché è uno sport che mi piace molto. Seguo la NBA, in particolare Cleveland Cavaliers e i Golden State Warriors".
Nel 2005 è iniziata la tua trafila sotto rete nella giovanili del Prisma Taranto, dell' Acqua Paradiso Gabeco Montichiari per poi approdare all'Indeco Ragno Volley Molfetta prima e alla Pallavolo Molfetta dopo, seguite da Andria e Ferrara.
"A Ferrara ho avuto modo di incontrare Andrea Zambelli, l'allenatore che è stato fondamentale nella mia formazione di giocatore. E' stato palleggiatore in serie A e mi ha insegnato a stare in campo al mio primo anno da titolare in B. Sarebbe un piacere tornare ad allenarmi con lui".
Dopo l'esperienza nella città estense, il ritorno in Puglia nelle fila della Pallavolo Molfetta nella stagione 2011-12 con l'esordio in A2 proprio pochi giorni prima del tuo 23esimo compleanno.
"E' stata un'esperienza che mi è servita tanto. In quell'anno ho avuto il piacere di conoscere Massimo Botti, un grande professionista che ha vinto anche uno scudetto ed una Coppa Italia con la Maxicono Parma. Quella è stata una stagione eccezionale, sebbene fosse il primo anno del Molfetta in A2, siamo riusciti ugualmente a prevalere in tante partite. Peccato solo aver perso la finale promozione con la corazzata Castellana Grotte".
La tua vecchia società, la Pallavolo Molfetta non parteciperà alla prossima Superlega.
"E' un grande dispiacere. Hanno raggiunto un ottimo livello grazie ad un'efficiente organizzazione societaria ed hanno un pubblico calorosissimo. Mi auguro che possano tornare a disputare la massima serie il prima possibile. Se ci sono stati dei contatti durante gli anni di serie A1? Sì, ma non si è mai arrivati alla firma di un contratto".
Dopo i biancorossi, hai giocato per Lagonegro, Cosenza e per le due compagini di Potenza ed infine nel 2015-16 l'arrivo al Real Volley Gioia. Nella prima metà della scorsa stagione una piccola parentesi a Lamezia Terme, da gennaio il ritorno a Goia.
"A Lamezia Terme non ho trovato un ambiente favorevole per coltivare la mia passione per la pallavolo, in seguito ho avuto la possibilità di avvicinarmi a casa e l'ho colta al volo. Gli obiettivi importanti, che i gioiesi si erano prefissati, sono stati determinanti nella mia scelta".
Qui hai trovato anche un altro bitontino, Marco Montagna.
"E' stato un piacere condividere con lui questa stagione. Noi e Dario Carelli, in forza all'Asem Bari, eravamo gli unici bitontini a giocare in B. Lui nel capoluogo ha disputato una bella stagione ed anche per noi è stata un'annata indimenticabile. Con il Real Volley Gioia è stata una stagione da record: nel girone di ritorno abbiamo perso solo un set, per il resto abbiamo sempre vinto 3-0. Nel corso dell'intera stagione il Gioia ha inanellato ben 30 successi consecutivi, una striscia positiva che non ha precedenti".
Quale il ricordo più bello?
"Mister Spinelli mi ha dato la possibilità di giocare l'ultima palla nella finale di Coppa Italia".
Coppa Italia di B e promozione in A2 giungono a coronamento di più di dieci anni di carriera sui campi di pallavolo. Quale il compagno più forte con cui hai giocato?
"L'opposto bulgaro Uchikov, con il quale ho avuto il piacere di giocare in A2 nelle fila della Pallavolo Molfetta. Non c'era pallone alzato in suo favore che non riuscisse a trasformare in un punto".
Quale, invece, l'avversario più ostico da battere?
"Gabriele Parisi. L'ho affrontato sempre, prima di averlo come compagno di squadra quest'anno. Ricopriamo lo stesso ruolo e stimandolo molto, è sempre stato un piacere batterlo".
Con chi ti piacerebbe giocare?
"Mi piacerebbe giocare ancora con Josè Matheus (il capitano del Gioia ndg), con il quale si è instaurato da subito un bel rapporto. Ora è diventato ufficialmente il nuovo direttore sportivo del Real Volley Gioia".
Ed il prossimo anno dove giocherai?
"Ho ricevuto delle offerte, farò le mie valutazioni".
Al di là degli inizi, non hai mai giocato a Bitonto. Un caso?
"Mi piacerebbe molto vestire i colori della mia città. La Volley Ball è la società in cui sono nato ed in questa squadra giocano gli amici che frequento ogni giorno. Il loro obiettivo è ben figurare in serie C. Se in futuro ci dovesse essere una situazione vantaggiosa per entrambi, tra più proposte darei la precedenza ai neroverdi".
Quale il rapporto con la tua città?
"Vivo e lavoro a Bitonto, anche se essendo stato fuori, l'ho vissuta poco. Cosa mi è mancato di più? Certamente gli amici. Ne ho trovati sempre nuovi, ma, si sa, gli amici con cui cresci sin da piccolo sono quelli con cui si crea un legame più forte".
Daniele, quando hai iniziato a giocare a pallavolo?
"Ero ancora piccolo. Ero molto richiesto perché ero capace in molti sport, poi ho conosciuto Vito Sasanelli (attuale direttore tecnico della Volley Ball ndg) ed è scoccata la passione per la pallavolo. La prima magliettina che trovai nell'under 13 della Volley Ball Bitonto aveva il 14 e così da allora sono sempre rimasto fedele a quel numero. All'epoca il mio giocatore preferito era Andrea Giani. Da quando sono diventato palleggiatore, invece, mi sono sempre ispirato ai registi che si sono alternati nella nazionale brasiliana".
Quale sport ti sarebbe piaciuto praticare se non fossi diventato un pallavolista?
"Sicuramente la pallacanestro sia per le mia altezza sia perché è uno sport che mi piace molto. Seguo la NBA, in particolare Cleveland Cavaliers e i Golden State Warriors".
Nel 2005 è iniziata la tua trafila sotto rete nella giovanili del Prisma Taranto, dell' Acqua Paradiso Gabeco Montichiari per poi approdare all'Indeco Ragno Volley Molfetta prima e alla Pallavolo Molfetta dopo, seguite da Andria e Ferrara.
"A Ferrara ho avuto modo di incontrare Andrea Zambelli, l'allenatore che è stato fondamentale nella mia formazione di giocatore. E' stato palleggiatore in serie A e mi ha insegnato a stare in campo al mio primo anno da titolare in B. Sarebbe un piacere tornare ad allenarmi con lui".
Dopo l'esperienza nella città estense, il ritorno in Puglia nelle fila della Pallavolo Molfetta nella stagione 2011-12 con l'esordio in A2 proprio pochi giorni prima del tuo 23esimo compleanno.
"E' stata un'esperienza che mi è servita tanto. In quell'anno ho avuto il piacere di conoscere Massimo Botti, un grande professionista che ha vinto anche uno scudetto ed una Coppa Italia con la Maxicono Parma. Quella è stata una stagione eccezionale, sebbene fosse il primo anno del Molfetta in A2, siamo riusciti ugualmente a prevalere in tante partite. Peccato solo aver perso la finale promozione con la corazzata Castellana Grotte".
La tua vecchia società, la Pallavolo Molfetta non parteciperà alla prossima Superlega.
"E' un grande dispiacere. Hanno raggiunto un ottimo livello grazie ad un'efficiente organizzazione societaria ed hanno un pubblico calorosissimo. Mi auguro che possano tornare a disputare la massima serie il prima possibile. Se ci sono stati dei contatti durante gli anni di serie A1? Sì, ma non si è mai arrivati alla firma di un contratto".
Dopo i biancorossi, hai giocato per Lagonegro, Cosenza e per le due compagini di Potenza ed infine nel 2015-16 l'arrivo al Real Volley Gioia. Nella prima metà della scorsa stagione una piccola parentesi a Lamezia Terme, da gennaio il ritorno a Goia.
"A Lamezia Terme non ho trovato un ambiente favorevole per coltivare la mia passione per la pallavolo, in seguito ho avuto la possibilità di avvicinarmi a casa e l'ho colta al volo. Gli obiettivi importanti, che i gioiesi si erano prefissati, sono stati determinanti nella mia scelta".
Qui hai trovato anche un altro bitontino, Marco Montagna.
"E' stato un piacere condividere con lui questa stagione. Noi e Dario Carelli, in forza all'Asem Bari, eravamo gli unici bitontini a giocare in B. Lui nel capoluogo ha disputato una bella stagione ed anche per noi è stata un'annata indimenticabile. Con il Real Volley Gioia è stata una stagione da record: nel girone di ritorno abbiamo perso solo un set, per il resto abbiamo sempre vinto 3-0. Nel corso dell'intera stagione il Gioia ha inanellato ben 30 successi consecutivi, una striscia positiva che non ha precedenti".
Quale il ricordo più bello?
"Mister Spinelli mi ha dato la possibilità di giocare l'ultima palla nella finale di Coppa Italia".
Coppa Italia di B e promozione in A2 giungono a coronamento di più di dieci anni di carriera sui campi di pallavolo. Quale il compagno più forte con cui hai giocato?
"L'opposto bulgaro Uchikov, con il quale ho avuto il piacere di giocare in A2 nelle fila della Pallavolo Molfetta. Non c'era pallone alzato in suo favore che non riuscisse a trasformare in un punto".
Quale, invece, l'avversario più ostico da battere?
"Gabriele Parisi. L'ho affrontato sempre, prima di averlo come compagno di squadra quest'anno. Ricopriamo lo stesso ruolo e stimandolo molto, è sempre stato un piacere batterlo".
Con chi ti piacerebbe giocare?
"Mi piacerebbe giocare ancora con Josè Matheus (il capitano del Gioia ndg), con il quale si è instaurato da subito un bel rapporto. Ora è diventato ufficialmente il nuovo direttore sportivo del Real Volley Gioia".
Ed il prossimo anno dove giocherai?
"Ho ricevuto delle offerte, farò le mie valutazioni".
Al di là degli inizi, non hai mai giocato a Bitonto. Un caso?
"Mi piacerebbe molto vestire i colori della mia città. La Volley Ball è la società in cui sono nato ed in questa squadra giocano gli amici che frequento ogni giorno. Il loro obiettivo è ben figurare in serie C. Se in futuro ci dovesse essere una situazione vantaggiosa per entrambi, tra più proposte darei la precedenza ai neroverdi".
Quale il rapporto con la tua città?
"Vivo e lavoro a Bitonto, anche se essendo stato fuori, l'ho vissuta poco. Cosa mi è mancato di più? Certamente gli amici. Ne ho trovati sempre nuovi, ma, si sa, gli amici con cui cresci sin da piccolo sono quelli con cui si crea un legame più forte".