Volley
La “meravigliosa stagione fallimentare” delle Just Girls
Gala: “La nostra forza? La fiducia di mister Grimaldi”
Bitonto - venerdì 12 maggio 2017
19.46
"Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Se hai un sogno, lo devi proteggere. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila". Parola di Ilaria Gala: 25 anni, da tre capitano della squadra femminile della Just British Volley Ball Bitonto. La pallavolista non riesce ancora a darsi pace per quella semifinale di serie D, scivolata dalle mani al golden set, ma è allo stesso tempo consapevole che tutto ciò che è stato ottenuto da lei e dalle sue compagne è stata una conquista. Una stagione strana, quella delle bitontine iniziata tra le difficoltà, ma che era a un passo dal finire con il più bello degli epiloghi: la promozione.
A qualche giorno di distanza dalla gara di Santeramo, la leader delle Just Girls fa il punto sulla stagione da poco conclusa: il cambio di allenatore in corsa, gli impagabili supporters neroverdi, la soddisfazione di aver acciuffato il treno play off, la delusione arrivata proprio ad un soffio dalla finale promozione, ma allo stesso tempo la felicità per essere arrivate fin qui.
Questa stagione è iniziata come un incubo, ma stava terminando con un sogno. Dalla lotta per la salvezza a quella per la promozione. Ilaria Gala, cosa vi è mancato?
"Abbiamo perso la semifinale nella gara di andata. A Santeramo abbiamo fatto tutto ciò che potevamo vincendo la partita, ma abbiamo perso al golden set, che equivale a perdere con il lancio della monetina. Purtroppo avendo fatto pochi punti ad inizio campionato, abbiamo dovuto rincorrere le altre squadre per quasi tutta la stagione: siamo arrivati alla gara casalinga ed abbiamo avuto un calo".
Ha definito quest'annata come una "meravigliosa stagione fallimentare" associando il cammino della Volley Ball a quello del Bari Calcio nel 2014.
"Non sono una tifosa del Bari, ma pur essendo milanista non ho potuto far a meno di seguire la cavalcata della formazione biancorossa sia davanti alla tv che allo stadio e credo che l'andamento del nostro campionato, fatte le dovute proporzioni, sia stato molto simile a quello di Sciaudone e compagni. Anche noi infatti abbiamo iniziato la stagione rastrellando pochi punti fino a raggiungere l'ultimo posto utile per i play off. Tante le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, compresa la mia lesione al crociato. Un duplice ostacolo: per la squadra è stato pesante perdere una giocatrice titolare e per me, che dopo l'ennesimo infortunio al ginocchio avevo paura di farmi nuovamente male. Sono state le mie compagne a darmi la forza e ad infondermi il coraggio per tornare a giocare".
Il gruppo: la forza che vi ha aiutato ad invertire la marcia fino a lottare per la promozione.
"L'unione è stata sicuramente la nostra forza ma è stato fondamentale il lavoro di mister Roberto Grimaldi. L'allenatore ci ha aiutato molto sia sotto il profilo della fiducia che svolgendo un lavoro analitico accurato. Da quando è arrivato sulla nostra panchina, sentivamo di potercela fare. Ci ha sempre trasmesso fiducia e tranquillità invitandoci a crederci. Abbiamo lavorato molto anche sulla tecnica focalizzandoci su battuta ed attacco fino ad arrivare sin qui".
Grimaldi però non è l'unico artefice di questa inversione di tendenza.
"Importantissimo è stato anche l'apporto di Vito e Nico Sasanelli, rispettivamente direttore tecnico e direttore sportivo, che con la loro competenza e la loro esperienza ci sono stati sempre vicini, attenti ad ogni nostra necessità. E poi ci sono loro: gli Ultras Ciurma Neroverde Bitonto, la nostra anima. Si doveva giocare la gara della squadra maschile con in palio la serie B e pur di starci accanto, si sono divisi. A Santeramo il palazzetto era una bolgia, ma noi riuscivamo a sentirli. Ormai non riusciremmo più a giocare nel silenzio: sono parte integrante della nostra realtà sportiva, ci hanno sempre sostenuto ed hanno sempre creduto in noi anche nei momenti più bui non facendoci mai mancare il loro incitamento".
Ormai è diventato un tormentone il coro sulle note dalla canzone "I maschi" di Gianna Nannini. Una vera e propria colonna sonora delle partite della Volley Ball sia in casa che in trasferta.
"La cantano da quest'anno intonando "quelli innamorati come noi" ed in effetti loro sono innamorati della Volley Ball come noi dei nostri tifosi. Il coro prosegue poi con "per noi che non abbiamo mollato mai" perché pur non potendo scendere in campo, i nostri tifosi hanno fatto di tutto per star al nostro fianco e non farci sentire mai sole".
A qualche giorno di distanza dalla gara di Santeramo, la leader delle Just Girls fa il punto sulla stagione da poco conclusa: il cambio di allenatore in corsa, gli impagabili supporters neroverdi, la soddisfazione di aver acciuffato il treno play off, la delusione arrivata proprio ad un soffio dalla finale promozione, ma allo stesso tempo la felicità per essere arrivate fin qui.
Questa stagione è iniziata come un incubo, ma stava terminando con un sogno. Dalla lotta per la salvezza a quella per la promozione. Ilaria Gala, cosa vi è mancato?
"Abbiamo perso la semifinale nella gara di andata. A Santeramo abbiamo fatto tutto ciò che potevamo vincendo la partita, ma abbiamo perso al golden set, che equivale a perdere con il lancio della monetina. Purtroppo avendo fatto pochi punti ad inizio campionato, abbiamo dovuto rincorrere le altre squadre per quasi tutta la stagione: siamo arrivati alla gara casalinga ed abbiamo avuto un calo".
Ha definito quest'annata come una "meravigliosa stagione fallimentare" associando il cammino della Volley Ball a quello del Bari Calcio nel 2014.
"Non sono una tifosa del Bari, ma pur essendo milanista non ho potuto far a meno di seguire la cavalcata della formazione biancorossa sia davanti alla tv che allo stadio e credo che l'andamento del nostro campionato, fatte le dovute proporzioni, sia stato molto simile a quello di Sciaudone e compagni. Anche noi infatti abbiamo iniziato la stagione rastrellando pochi punti fino a raggiungere l'ultimo posto utile per i play off. Tante le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, compresa la mia lesione al crociato. Un duplice ostacolo: per la squadra è stato pesante perdere una giocatrice titolare e per me, che dopo l'ennesimo infortunio al ginocchio avevo paura di farmi nuovamente male. Sono state le mie compagne a darmi la forza e ad infondermi il coraggio per tornare a giocare".
Il gruppo: la forza che vi ha aiutato ad invertire la marcia fino a lottare per la promozione.
"L'unione è stata sicuramente la nostra forza ma è stato fondamentale il lavoro di mister Roberto Grimaldi. L'allenatore ci ha aiutato molto sia sotto il profilo della fiducia che svolgendo un lavoro analitico accurato. Da quando è arrivato sulla nostra panchina, sentivamo di potercela fare. Ci ha sempre trasmesso fiducia e tranquillità invitandoci a crederci. Abbiamo lavorato molto anche sulla tecnica focalizzandoci su battuta ed attacco fino ad arrivare sin qui".
Grimaldi però non è l'unico artefice di questa inversione di tendenza.
"Importantissimo è stato anche l'apporto di Vito e Nico Sasanelli, rispettivamente direttore tecnico e direttore sportivo, che con la loro competenza e la loro esperienza ci sono stati sempre vicini, attenti ad ogni nostra necessità. E poi ci sono loro: gli Ultras Ciurma Neroverde Bitonto, la nostra anima. Si doveva giocare la gara della squadra maschile con in palio la serie B e pur di starci accanto, si sono divisi. A Santeramo il palazzetto era una bolgia, ma noi riuscivamo a sentirli. Ormai non riusciremmo più a giocare nel silenzio: sono parte integrante della nostra realtà sportiva, ci hanno sempre sostenuto ed hanno sempre creduto in noi anche nei momenti più bui non facendoci mai mancare il loro incitamento".
Ormai è diventato un tormentone il coro sulle note dalla canzone "I maschi" di Gianna Nannini. Una vera e propria colonna sonora delle partite della Volley Ball sia in casa che in trasferta.
"La cantano da quest'anno intonando "quelli innamorati come noi" ed in effetti loro sono innamorati della Volley Ball come noi dei nostri tifosi. Il coro prosegue poi con "per noi che non abbiamo mollato mai" perché pur non potendo scendere in campo, i nostri tifosi hanno fatto di tutto per star al nostro fianco e non farci sentire mai sole".