Atletica leggera
Labianca: "La corsa è la mia vita"
La campionessa regionale si racconta: il mito di Baldini, la gioia di condividere la propria passione
Bitonto - domenica 14 maggio 2017
12.17
Trentatré anni ed un sorriso solare. Ed in più, corre come il vento: lei è Francesca Labianca, bitontina, campionessa regionale nei 10.000 metri piano. La mezzofondista ha infatti dominato la 2^ prova della fase regionale del Campionato Assoluto di corsa tenutosi presso il campo comunale "Basile Caramia" di Locorotondo ed organizzato dall' Alteratletica, la società con la quale Labianca è tesserata. Un tempo, quello di 38 minuti, 56 secondi, e 4 decimi, con il quale è riuscita ad abbassare il proprio record personale ed avere la meglio sulle avversarie.
Complice anche la giornata molto ventosa, la campionessa non è riuscita a raggiungere il tempo minimo per accedere alla fase nazionale. Poco importa, perché la caparbia bitontina ci proverà ancora cercando di centrare anche quest'obiettivo. Un successo arrivato, guarda caso, proprio il 25 aprile per Labianca, che vede la corsa come sinonimo di libertà. "Quando corro, mi sento libera: è l'unico momento che dedico a me stessa nel corso della giornata. E' allora che lascio andare i pensieri, le responsabilità e mi rilasso fino a trovare il mio equilibrio" confessa Labianca. Corse su pista, su strada senza farsi mancare neanche le mezze maratone: è sulle lunghe distanze che l'atleta dà il meglio di sé come si evince dai suoi precedenti titoli regionali, conquistati sui 5.000 e nuovamente sui 10.000 metri piani.
Quando ha iniziato a correre?
"Ho sempre avuto il desiderio e la voglia di correre, ma ne ho avuto la possibilità solo dal 2004: ho iniziato con una società di Acquaviva delle Fonti ed Angelo Pazienza come allenatore. Poi mi sono tesserata con una società di Carovigno ed infine da quest'anno corro per l' Alteratletica di Locorotondo con la guida tecnica di Michele Cuoco".
Mai corso per una società di Bitonto?
"Non è capitato. E' successo, invece, che corressi qui. L'ultima volta è accaduto ad ottobre, ina gara organizzata dalla Bitonto Sportiva: ho vinto ed è stato bellissimo perché avevo il tifo di tutta la gente che mi conosceva, dei tanti pazienti (Labianca è biologa nutrizionista ndg) che mi incitavano".
Quante ore dedica all'allenamento ogni giorno?
"Per me è un hobby correre e lo faccio nei ritagli di tempo o la mattina o in pausa pranzo per circa un'ora e mezza al giorno".
C'è qualche corridore al quale si ispira?
"Sicuramente Stefano Baldini (campione olimpico di maratona ad Atene 2004 ndg): credo sia un mito per chiunque pratichi questa disciplina".
A proposito di campioni, qualche giorno fa ha avuto modo di incontrare Alex Zanardi.
"Ero ad un congresso a Milano ed è stato bellissimo incontrarlo ed ascoltare la sua esperienza. Ci ha parlato dell'incidente: è un esempio di coraggio per tutti noi".
E la corsa può aiutare in questo.
"Spesso mi ha aiutato a superare momenti difficili, ce ne sono stati tanti: in particolare quando una decina d'anni fa ho perso mio padre. Correre mi ha aiutato molto, ha sempre fatto parte della mia vita".
E correre aiuta anche a condividere. Le è mai capitato che qualche sua rivale in gara diventasse una sua grande amica?
"Mi capita molto spesso. Si condivide la stessa passione, ci si confronta fino a creare un legame d'amicizia: è capitato con Viola Giustino, con Ilenia Colucci, Francesca Desantis ed anche con Mariangela Ceglia, che ho avuto modo di affrontare proprio nella gara dei 10.000 metri".
C'è qualche caratteristica che apprezza particolarmente nel loro modo di correre e che vorrebbe avere?
"No, ognuna di noi ha le sue caratteristiche. Io ad esempio sono molto determinata, come dice il mio allenatore sono "un animale da gara", perché durante la competizione riesco a dare il meglio, riesco a tirare fuori quella sana cattiveria che mi permette di raggiungere gli obiettivi prefissi".
In cosa, invece, crede di dover ancora migliorare?
"Nella tecnica di corsa. Non a caso il mio allenatore Michele Cuoco recentemente mi ha detto: "Quasi quasi stai imparando a correre". Secondo lui con la "vecchiaia" sto migliorando sotto il profilo tecnico: mi capisce al volo e questa è una gran cosa nel rapporto tra allenatore ed atleta".
Prossimi impegni?
"Domenica 21 maggio, per la seconda prova dei 5.000 metri ai campionati di società su pista a Matera. La prima l'ho affrontata domenica, vincendo con il tempo di 18 minuti e 17 secondi".
Complice anche la giornata molto ventosa, la campionessa non è riuscita a raggiungere il tempo minimo per accedere alla fase nazionale. Poco importa, perché la caparbia bitontina ci proverà ancora cercando di centrare anche quest'obiettivo. Un successo arrivato, guarda caso, proprio il 25 aprile per Labianca, che vede la corsa come sinonimo di libertà. "Quando corro, mi sento libera: è l'unico momento che dedico a me stessa nel corso della giornata. E' allora che lascio andare i pensieri, le responsabilità e mi rilasso fino a trovare il mio equilibrio" confessa Labianca. Corse su pista, su strada senza farsi mancare neanche le mezze maratone: è sulle lunghe distanze che l'atleta dà il meglio di sé come si evince dai suoi precedenti titoli regionali, conquistati sui 5.000 e nuovamente sui 10.000 metri piani.
Quando ha iniziato a correre?
"Ho sempre avuto il desiderio e la voglia di correre, ma ne ho avuto la possibilità solo dal 2004: ho iniziato con una società di Acquaviva delle Fonti ed Angelo Pazienza come allenatore. Poi mi sono tesserata con una società di Carovigno ed infine da quest'anno corro per l' Alteratletica di Locorotondo con la guida tecnica di Michele Cuoco".
Mai corso per una società di Bitonto?
"Non è capitato. E' successo, invece, che corressi qui. L'ultima volta è accaduto ad ottobre, ina gara organizzata dalla Bitonto Sportiva: ho vinto ed è stato bellissimo perché avevo il tifo di tutta la gente che mi conosceva, dei tanti pazienti (Labianca è biologa nutrizionista ndg) che mi incitavano".
Quante ore dedica all'allenamento ogni giorno?
"Per me è un hobby correre e lo faccio nei ritagli di tempo o la mattina o in pausa pranzo per circa un'ora e mezza al giorno".
C'è qualche corridore al quale si ispira?
"Sicuramente Stefano Baldini (campione olimpico di maratona ad Atene 2004 ndg): credo sia un mito per chiunque pratichi questa disciplina".
A proposito di campioni, qualche giorno fa ha avuto modo di incontrare Alex Zanardi.
"Ero ad un congresso a Milano ed è stato bellissimo incontrarlo ed ascoltare la sua esperienza. Ci ha parlato dell'incidente: è un esempio di coraggio per tutti noi".
E la corsa può aiutare in questo.
"Spesso mi ha aiutato a superare momenti difficili, ce ne sono stati tanti: in particolare quando una decina d'anni fa ho perso mio padre. Correre mi ha aiutato molto, ha sempre fatto parte della mia vita".
E correre aiuta anche a condividere. Le è mai capitato che qualche sua rivale in gara diventasse una sua grande amica?
"Mi capita molto spesso. Si condivide la stessa passione, ci si confronta fino a creare un legame d'amicizia: è capitato con Viola Giustino, con Ilenia Colucci, Francesca Desantis ed anche con Mariangela Ceglia, che ho avuto modo di affrontare proprio nella gara dei 10.000 metri".
C'è qualche caratteristica che apprezza particolarmente nel loro modo di correre e che vorrebbe avere?
"No, ognuna di noi ha le sue caratteristiche. Io ad esempio sono molto determinata, come dice il mio allenatore sono "un animale da gara", perché durante la competizione riesco a dare il meglio, riesco a tirare fuori quella sana cattiveria che mi permette di raggiungere gli obiettivi prefissi".
In cosa, invece, crede di dover ancora migliorare?
"Nella tecnica di corsa. Non a caso il mio allenatore Michele Cuoco recentemente mi ha detto: "Quasi quasi stai imparando a correre". Secondo lui con la "vecchiaia" sto migliorando sotto il profilo tecnico: mi capisce al volo e questa è una gran cosa nel rapporto tra allenatore ed atleta".
Prossimi impegni?
"Domenica 21 maggio, per la seconda prova dei 5.000 metri ai campionati di società su pista a Matera. La prima l'ho affrontata domenica, vincendo con il tempo di 18 minuti e 17 secondi".