Calcio
Omnia, botto di mercato dalla D: ecco Patierno
Mercato scoppiettante del presidente Rossiello e del ds Rubini
Bitonto - domenica 9 luglio 2017
20.55
Classe, gol e la voglia di giocare per la prima volta a casa sua. Un autentico vero botto di mercato quello siglato quest'oggi dall'Omnia Bitonto, che si è assicurata le prestazioni del centravanti Francesco Cosimo Patierno, classe 1991, ventisei anni e bitontino doc, conosciuto da tutti come "Kikko".
Un acquisto sensazionale per l'Omnia Bitonto, che porta all'ombra degli ulivi un attaccante di razza e di categorie decisamente superiori, reduce da ben 14 reti segnate lo scorso anno in serie D tra Gravina (nella prima metà della stagione, solo una) e soprattutto Nardò (da dicembre, ben tredici gol in sedici presenze, di cui quindici partendo titolare).
Per Patierno – tra i calciatori bitontini più pregiati ed apprezzati nel panorama calcistico dilettantistico, e che ha rifiutato tantissime offerte provenienti anche da piazze blasonate della serie D – è stata un scelta dettata dal cuore: la voglia di non allontanarsi troppo da casa per stare vicino alla sua famiglia, nella sua Bitonto, e la motivazione di provare un'avventura per la prima volta nella sua città.
È dunque anche una operazione del "cuore", con Patierno che per la prima volta nella sua carriera vestirà la maglia di una squadra della sua terra natia. Il curriculum di Patierno parla da sé e testimonia la grandissima operazione condotta dal club del presidente Francesco Rossiello e dal diesse Leonardo Rubini.
Un autentico lusso per l'Eccellenza: tanta serie D (dagli inizi a Vigevano, poi Martina Franca, una stagione e mezza a Bisceglie, Grosseto, e come detto Gravina e Nardò nell'ultima stagione), ma anche due anni a Teramo nell'ex serie C2. E poi le uniche due esperienze in Eccellenza, quella con Il San Paolo Bari e a Terlizzi, nel 2011.
Un giocatore dunque di enorme qualità, esperienza e in grado di fare assolutamente la differenza. Un acquisto che va inoltre ad aumentare la schiera di bitontini nell'Omnia, che mai dimentica le radici col proprio territorio e che anzi prova a riaffermarle con orgoglio.
«È stata una scelta di vita – sono le prime parole di bomber Patierno in maglia omniana –, invece di andare in serie D a tanti chilometri da casa ma senza potermelo permettere, ho preso questa decisione difficile di scendere in Eccellenza ma di stare a pochi passi da casa, il più possibile vicino alla mia famiglia. Ho conosciuto una società seria, un presidente galantuomo e serissimo, mi hanno convinto proponendomi un progetto importante, che guarda negli anni: infatti non ho pensato solo a quest'anno ma pure al futuro, a farne parte a lungo, se faccio bene so che il presidente nei prossimi anni non andrà a cercare altre punte sul mercato».
«Ora tocca a me ripagare sul campo la fiducia e dimostrare, soprattutto mentalmente, di sapermi calare subito nella categoria – aggiunge la prima punta bitontina –. So che non sarà facile, fare un passo indietro non significa automaticamente poter fare grandissime cose. Da parte mia, ci metterò impegno, voglia e grinta, sono le mie armi migliori, per 90 minuti sudo la maglia lottando in continuazione. In queste categorie ci vuole cattiveria, dobbiamo aiutare a crescere gli under. Porterò esperienza al pari però di tanti compagni di squadra che anch'essi hanno calcato palcoscenici importanti».
Uno sguardo al passato e alle esperienze più importanti. «A Teramo ho vissuto due anni bellissimi – ricorda –, ma anche la stagione a Bisceglie e i cinque mesi a Nardò sono stati positivi, ovunque sia andato ho dato sempre il massimo e mi hanno sempre voluto bene».
In attacco ritroverà Lacarra (in coppia a Bisceglie) e Loiodice (compagno in quel del San Paolo Bari, quando entrambi under siglarono 14 reti a testa in Eccellenza). Un reparto di altissimo profilo, completato da Massimo Fumai e Loseto.
«In attacco ci sono giocatori di altra categorie, ognuno di noi non deve pensare a se stesso ma dobbiamo lavorare insieme per diventare squadra. Lacarra e Loiodice li conosco e ho già giocato con loro, con buoni risultati, c'è feeling – conclude Patierno –. Con la squadra che la società sta allestendo dobbiamo lottare lì in alto, siamo tra le più accreditate, per questo dobbiamo essere assolutamente protagonisti, ma mai dimenticando umiltà e sacrificio, armi necessarie in categorie così difficili».
Un acquisto sensazionale per l'Omnia Bitonto, che porta all'ombra degli ulivi un attaccante di razza e di categorie decisamente superiori, reduce da ben 14 reti segnate lo scorso anno in serie D tra Gravina (nella prima metà della stagione, solo una) e soprattutto Nardò (da dicembre, ben tredici gol in sedici presenze, di cui quindici partendo titolare).
Per Patierno – tra i calciatori bitontini più pregiati ed apprezzati nel panorama calcistico dilettantistico, e che ha rifiutato tantissime offerte provenienti anche da piazze blasonate della serie D – è stata un scelta dettata dal cuore: la voglia di non allontanarsi troppo da casa per stare vicino alla sua famiglia, nella sua Bitonto, e la motivazione di provare un'avventura per la prima volta nella sua città.
È dunque anche una operazione del "cuore", con Patierno che per la prima volta nella sua carriera vestirà la maglia di una squadra della sua terra natia. Il curriculum di Patierno parla da sé e testimonia la grandissima operazione condotta dal club del presidente Francesco Rossiello e dal diesse Leonardo Rubini.
Un autentico lusso per l'Eccellenza: tanta serie D (dagli inizi a Vigevano, poi Martina Franca, una stagione e mezza a Bisceglie, Grosseto, e come detto Gravina e Nardò nell'ultima stagione), ma anche due anni a Teramo nell'ex serie C2. E poi le uniche due esperienze in Eccellenza, quella con Il San Paolo Bari e a Terlizzi, nel 2011.
Un giocatore dunque di enorme qualità, esperienza e in grado di fare assolutamente la differenza. Un acquisto che va inoltre ad aumentare la schiera di bitontini nell'Omnia, che mai dimentica le radici col proprio territorio e che anzi prova a riaffermarle con orgoglio.
«È stata una scelta di vita – sono le prime parole di bomber Patierno in maglia omniana –, invece di andare in serie D a tanti chilometri da casa ma senza potermelo permettere, ho preso questa decisione difficile di scendere in Eccellenza ma di stare a pochi passi da casa, il più possibile vicino alla mia famiglia. Ho conosciuto una società seria, un presidente galantuomo e serissimo, mi hanno convinto proponendomi un progetto importante, che guarda negli anni: infatti non ho pensato solo a quest'anno ma pure al futuro, a farne parte a lungo, se faccio bene so che il presidente nei prossimi anni non andrà a cercare altre punte sul mercato».
«Ora tocca a me ripagare sul campo la fiducia e dimostrare, soprattutto mentalmente, di sapermi calare subito nella categoria – aggiunge la prima punta bitontina –. So che non sarà facile, fare un passo indietro non significa automaticamente poter fare grandissime cose. Da parte mia, ci metterò impegno, voglia e grinta, sono le mie armi migliori, per 90 minuti sudo la maglia lottando in continuazione. In queste categorie ci vuole cattiveria, dobbiamo aiutare a crescere gli under. Porterò esperienza al pari però di tanti compagni di squadra che anch'essi hanno calcato palcoscenici importanti».
Uno sguardo al passato e alle esperienze più importanti. «A Teramo ho vissuto due anni bellissimi – ricorda –, ma anche la stagione a Bisceglie e i cinque mesi a Nardò sono stati positivi, ovunque sia andato ho dato sempre il massimo e mi hanno sempre voluto bene».
In attacco ritroverà Lacarra (in coppia a Bisceglie) e Loiodice (compagno in quel del San Paolo Bari, quando entrambi under siglarono 14 reti a testa in Eccellenza). Un reparto di altissimo profilo, completato da Massimo Fumai e Loseto.
«In attacco ci sono giocatori di altra categorie, ognuno di noi non deve pensare a se stesso ma dobbiamo lavorare insieme per diventare squadra. Lacarra e Loiodice li conosco e ho già giocato con loro, con buoni risultati, c'è feeling – conclude Patierno –. Con la squadra che la società sta allestendo dobbiamo lottare lì in alto, siamo tra le più accreditate, per questo dobbiamo essere assolutamente protagonisti, ma mai dimenticando umiltà e sacrificio, armi necessarie in categorie così difficili».