La Polizia di Stato
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Cronaca

Latitanza Pastoressa: il 29enne si costituisce presso il carcere di Trani

A gennaio si era sottratto all'esecuzione della misura di custodia cautelare. Dovrà scontare oltre 3 anni

Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Bari, nei confronti di Giuseppe Pastoressa, dovendo espiare la pena definitiva di 3 anni 4 mesi e 28 giorni di reclusione a seguito di condanna per il reato di ricettazione aggravata in concorso.

I poliziotti del gruppo "Catturandi" della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile hanno notificato il provvedimento al 29enne, sfuggito in varie occasioni alla cattura, che si è costituito spontaneamente presso la casa circondariale di Trani.

L'arrestato, che annovera precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di armi e stupefacenti, è ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata bitontina.

L'uomo si era reso irreperibile dallo scorso mese di gennaio, allorquando furono eseguiti numerosi ordini di carcerazione nei confronti di 12 soggetti condannati a pena definitiva per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio, detenzione illecita di armi da fuoco ed estorsione.

I provvedimenti cautelari eseguiti erano scaturiti dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile nell'ambito dell'operazione denominata "Big Ben" conclusasi il 24 giugno 2013 con l'esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, in carcere e ai domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 27 persone.

Indagini che avevano documentato l'appartenenza degli arrestati al clan mafioso Strisciuglio, attivo con le sue articolazioni in Bari e in alcuni comuni dell'hinterland barese, tra cui Bitonto.
  • Clan Cipriano Bitonto
  • Giuseppe Pastoressa
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